Home

Nel secondo dopoguerra un gruppo di piemontesi compie un percorso migratorio che porta prima in Svezia e poi in Sudafrica. Composto da coppie (alcune con prole), da nubili e da scapoli, è un gruppo elastico, fluido: in Svezia perde qualche componente e in Sudafrica si trasferisce in ordine sparso. A Johannesburg si ricompatta, acquisendo emigrati che la Svezia l’avevano saltata e riabbracciandone altri ancora che tra le due tappe si erano fermati, per poco tempo, in Italia o in Svizzera.

Dopo qualche decennio molti di questi piemontesi ritornano in Italia. Ma alcuni ci ripensano e ripartono nuovamente, per andare a lavorare in Australia o per ristabilirsi definitivamente in Sudafrica. Una coppia raggiunge la famiglia del figlio in California, dove resiste qualche anno prima di tornare, per l’ultima volta, in patria.

I discendenti di questo irrequieto e mobilissimo gruppo sono sparsi per tutto il mondo. Si trovano nei paesi già citati, e anche in Portogallo, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Olanda e negli Emirati Arabi Uniti.

Il libro “Sette marinai, sette infermiere” traccia, in modo non sempre prevedibile, la sovrapposizione dei percorsi migratori dei pionieri italiani a quelli di un compassato signore residente in Svizzera, ma affascinato dalle vicende sorprendenti di quella che lui definisce la “Italian Gang”.

Questo blog ti accompagnerà anche dopo la fine della campagna di crowdfunding del libro (pubblicato a febbraio 2023) e aiuterà chi non l’ha ancora fatto a decidere se ordinare “Settemarinai, sette infermiere” o meno, a ragion veduta. Conterrà una pagina di articoli che si susseguiranno a cadenza regolare, illustrando i molteplici “fili rossi” che percorrono le vicende vissute dalla “Italian Gang”. Settepersetteblog presenterà le storie e personaggi senza entrare troppo nei particolari: non voglio rovinarvi il gusto della scoperta, pagina dopo pagina. Infine, se ti interessa sapere come verranno impegnati i proventi dei diritti d’autore, clicca sotto e poi sul link che appare. 
Buona lettura. Enzo.